mercoledì 12 dicembre 2012

Acerato.. Chi lo conosce?



Proveniente dal Nordamerica, che comprende numerose specie perenni, ma spesso coltivate come annuali. Sono piante di taglia variabile secondo le varietà, con fiori riuniti in capolini fitti simili a piumini, molto numerosi e persistenti, e foglie ovato-triangolari con margine dentato. La colorazione dei fiori varia dal blu al bianco al rosa e rimane uniforme anche sui fiori vecchi.


L'acerato è un genere che si adatta ai terreni umidi ma soffre le gelate invernali; ha bisogno di esposizioni riparate ma al tempo stesso luminose. Non necessita di molta acqua e va annaffiato solo quando il terreno sottostante si presenta asciutto. Ogni 15-20 giorni è bene fornire del concime liquido da mescolare con l'acqua di annaffiatura.
Utilizzato per bordure, ma adatto anche alla coltivazione in vaso e cassette, l'agerato si moltiplica per seme in marzo, dentro cassoni, o per talea in agosto. Dopo la messa a dimora, i fiori nuovi nascono da quelli vecchi, per cui non necessita di pulizia.Periodo di fioritura da maggio a settembre.
Problemi e rimedi
Gli afidi e le mosche bianche sono i principali nemici dell'agerato e vanno combattuti con prodotti specifici. Se le foglie appaiono rovinate è probabile che la pianta sia stata attaccata dalla muffa grigia, che prolifera nei luoghi in cui manca una sufficiente aerazione e che va trattata con prodotti a base di rame.

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