lunedì 10 dicembre 2012

Crisantemo.. contro i soliti schemi.


Bellissimi colori per fiori dalle forme variegate: incurvati o sferici, pompon, semplici, a fior di anemone, semidoppi a fior di ragno, stellati, a cascata, a cucchiaio, a penna, laciniati, a spazzola, a fior di cardo … eppure i crisantemi ci richiamano malinconia, tristezza, morte. E questo perché questi fiori, arrivati in Italia solo nel secolo scorso, fioriscono in autunno tra ottobre e novembre, quando cade la commemorazione dei defunti.
Invece in Cina, Giappone e nei paesi anglosassoni, il crisantemo significa gioia, vitalità e pace: in Cina e Giappone viene regalato alle spose, in Inghilterra in occasione delle nascite.



Sempre in Giappone regalare un crisantemo a una ragazza equivale a una vera e propria dichiarazione d’amore!
In Marocco i crisantemi sono portati in dono alle feste e nei matrimoni.
Per gli indù significano "amore oltre la morte", quindi immortalità e nuova vita piena di gioia.
In Corea si usano crisantemi secchi per preparare tisane e nella cucina giapponese sono variamente utilizzate, un po’ come gli spinaci, le tenere foglie del Chrysantemum coronarium, verdura di una decina di centimetri coltivata in tutto il territorio: nei piatti di sushi o di sashimi è facile trovare un piccolo e splendido crisantemo giallo.


In Cina e Giappone viene regalato alle spose, in Inghilterra in occasione delle nascite.
Da noi invece richiama malinconia, tristezza e morte: chi mai potrebbe permettersi di regalarlo a una sposa? Questo perchè in Italia è arrivato solo nel secolo scorso, e fiorisce in autunno tra ottobre e novembre, quando cade la commemorazione dei defunti. La pianta fa fiori abbondanti e belli, pronti per essere portati davanti alle tombe. Da qui il tradimento del loro significato.
L'origine del crisantemo è in Cina, dove era coltivato già sette secoli prima di Cristo. Era celebrato come il fiore emblema della semplicità, della naturalezza, della spontaneità. Dalla Cina passò in Giappone intorno al terzo secolo dopo Cristo e proprio al Giappone spetta il merito della sua diffusione.
Per il suo colore giallo, la sua forma espansa, larga, piatta, venne ritenuto immagine, simbolo del sole, e poiché l'imperatore, era ritenuto "Figlio del Sole", ecco spiegata la sua grande popolarità e l'impegno dei giardinieri imperiali a riprodurne e migliorarne la specie con nuove varietà ed esemplari sempre più belli.
Ogni anno era indetta la festa dei crisantemi e il Figlio del Sole apriva i suoi giardini ai sudditi per far ammirare le ultime varietà del fiore imperiale. Il crisantemo veniva inciso sulle spade, decorava le ceramiche, era motivo ricorrente nei tessuti. Poesie, racconti e leggende ne esaltavano la bellezza. Se vi capita di uscire con una ragazza giapponese, attenzione: regalare un crisantemo equivale ad una vera e propria dichiarazione d’amore!



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